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ERADICAZIONE DI SPECIE ALIENE INVASIVE

ERADICAZIONE DI SPECIE ALIENE INVASIVE

Le specie aliene invasive sono, a livello globale, una delle principali minacce per la sopravvivenza delle specie autoctone. Nel caso delle piante, esse possono competere per lo spazio e le risorse, oppure avere effetti allelopatici che prevengono la crescita di altre specie. La loro rimozione è quindi necessaria quando si pianificano interventi di restauro ambientale, volti alla conservazione di specie minacciate.

Nell’isolotto di Lisca Bianca sono state individuate due specie aliene invasive: il fico degli Ottentotti (Carpobrotus acinaciformis), originario dell’Africa Meridionale, e il fico d’India (Opuntia ficus-indica), originario del Messico. Entrambe le specie sono comuni negli ambienti costieri Mediterranei poiché sono resistenti all’aridità e alle alte temperature. La loro presenza su Lisca Bianca può essere ricondotta a sporadici eventi di dispersione di semi o di materiale vegetativo.

Tre individui di Opuntia ficus-indica e un nucleo di Carpobrotus acinaciformis, esteso circa 500 m2, identificati tramite monitoraggi in campo e l’analisi di fotografie aeree da drone, sono stati rimossi manualmente, senza ricorrere all’uso di erbicidi. Si è scelto di procedere in questo modo considerata la limitata estensione dell’area occupata e la compresenza di queste specie con Anthemis aeolica e altre specie tipiche dell’habitat interessato.

Il materiale vegetale rimosso è stato stoccato temporaneamente all’interno di sacchi di plastica i quali, per limitarne l’impatto visivo ed evitare la dispersione di plastica nell’area, sono stati collocati in sacchi di iuta. Questi, sono stati esposti per mesi al sole affinché le elevate temperature che si raggiungono all’interno dei sacchi provocassero la perdita di vitalità del materiale vegetale e la riduzione della sua biomassa.

Una simile azione di eradicazione delle specie aliene invasive è stata effettuata nell’area Bel Veder di Wied Babu, all’interno del sito Natura 2000 MT0000024. Le piante mature di Agave sp. pl. dotate di infruttescenze sono state rimosse per prime, raccogliendo meticolosamente tutti i bulbilli che avevano radicato. Le piante madri, i polloni e gli stoloni sono stati rimossi manualmente, vista la difficoltà di intervenire con mezzi meccanici. Tutto il materiale vegetale rimosso è stato raccolto in grandi sacchi e trasportato in un sito di compostaggio.