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INTEGRAZIONE DELLE ATTREZZATURE ESISTENTI

INTEGRAZIONE DELLE ATTREZZATURE ESISTENTI

La decade 2020-2030 è stata designata, dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, come la decade del restauro ambientale.

Il restauro ambientale comprende tutte quelle attività che concorrono al recupero degli habitat degradati. Queste attività vanno dalla rimozione di agenti inquinanti o di specie esotiche invasive al ripristino di habitat naturali degradati e frammentati (per esempio le dune), al rafforzamento e/o alla reintroduzione di specie in declino o scomparse.

In questo contesto il ruolo delle Banche del germoplasma è cruciale. Esse, infatti, non si limitano alla conservazione ex situ dei semi raccolti ma si avvalgono delle proprie competenze utilizzando i semi collezionati e le piante da questi ottenute in progetti di ripristino ambientale.

Le apparecchiature acquisite con il progetto SiMaSeed PLUS agevolano le indagini sul comportamento germinativo delle specie conservate nella Banca del germoplasma, facilitano la propagazione e la produzione di piante, ottenendo migliori risultati nell’ambito del restauro ambientale e nel monitoraggio degli interventi di riqualificazione degli habitat.

In particolare, le Banche del germoplasma dei partner di progetto (UNICT, UoM, MGOZ) hanno acquistato attrezzature tecnologicamente avanzate, quali: camere fitologiche con parametri ambientali programmabili; una serra di propagazione con controllo automatico di irrigazione, luce e temperatura; un drone che combina una fotocamera RGB con una multispettrale, per facilitare la localizzazione e la mappatura delle specie che crescono in ambienti impervi e difficili da raggiungere per gli operatori; varie tipologie di sensori ambientali; un microscopio elettronico a scansione (SEM), un microscopio con display digitale per l’imaging simultaneo multiutente, un essiccatore di semi e un contatore elettronico di semi.